Deda |
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| L'ho finito da poco, il 10 di Histoires pour tous - mi è arrivato in un secondo momento rispetto agli altri.
Questo volume contiene quattro storie:
L'angelo impudico
serenata per un ombelico
la luna e i lupi
il palazzo di quelli che prendono strade inconvezionali
La prima storia è stata ripresa da molti atri autori... onestamente ho visto lo stesso argomento persino in un episodio di South Park! Potrebbe quindi essere stato ispirato da qualche romanzo SCIFI tanto cari al buon Osamushi.
E' la storia di una bambina immigrata clandestinamente in Giappone che si pensa possa essere vietnamita. Il risvolto e colpo di scena finale lasciano presagire a un triste futuro per il mondo e questa storia è implacabile nel descrivere l'ottusità umana.
La seconda storia è divertentissima: una scienziata folle mette una bomba atomica in miniatura nel corpo di un ragazzo e ha come interruttore l'ombelico. Il ragazzo che sogna la fama, giunge finalmente al successo tramite i telegiornali con tutte le gag che ne derivano perché è intoccabile. Con dei risvolti assai simili a "la banconota da un milione di sterline" di Mark Twain e un finale particolarmente ironico la verve comico/parodistica di Tezuka, qui è completamente unleashed... senza catene.
La terza storia è ancora più divenrtente della seconda... basti sapere che lo leggevo in fila d'attesa in ospedale e il fatto di riuscire a ridere in un momento così poco spensierato mi ha fatto inviare al cielo mille e mille ringraziamenti a Tezuka per aver scritto una cosa così scema e divertente. Non è scema e divertente come la seconda storia è una vera e propria presa per i fondelli a tutti quei romanzi di formazione come si facevano una volta. Due barboni nel futuro finiscono col fuggire nello spazio... terminano i viveri, si mangiano i propri abiti e poi vengono separati. Uno dei due viene ripescato da un lucertolone che lo addestra a diventare un super guerriero fighissimo e con la chioma al vento per farlo scontrare con un fortissimo nemico. Il finale è prevedibile e il fatto di prevederlo inizia a farti sganasciare 3 pagine prima che il fattaccio avvenga e poi puff... la soluzione finale è una di quelle reincorporazioni che proprio ci vogliono e che, ai giorni d'oggi, non utilizza più nessuno.
La quarta storia deve aver ispirato in qualche modo Yoko Kamio perché è la storia di una scuola dove randagiamente finiscono dei ragazzi con problemi o che sono rifiuti della società e in questo luogo speciale ognuno di loro sviluppa la propria curiosità e le proprie idee e la propria personalità. Esponenzialmente nessuno di loro ha un cervello da buttare e lo strano insegnante che li spinge verso tali esplorazioni è decisamente la solida base che li lancia verso i loro sogni.
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